Il Prefetto è stato accolto dal Direttore Gianni Penzo Doria, dal Direttore Vicario Eurigio Tonetti, dall’Archivista di Stato Giovanni Caniato e dalla Coordinatrice dei custodi Renata Moressa, che lo hanno accompagnato nei luoghi monumentali dei Frari e lungo gli 80 Km di deposito che conservano i documenti della Serenissima Repubblica di Venezia, delle dominazioni straniere (francese e austriaca) e del Regno d’Italia.
Sono stati illustrati i principali servizi: dalla Sala di Studio, che accoglie ogni giorno studiosi provenienti da tutto il mondo, alla Scuola di Archivistica, paleografia e diplomatica (fondata nel 1854), al laboratorio di fotoriproduzione, legatoria e restauro. Il personale lo ha accolto con grande partecipazione, ricambiata, tanto che il Prefetto ha voluto stringere la mano e congratularsi personalmente con molti colleghi.
Al Prefetto, su sua espressa richiesta, sono state illustrate le strategie ducali a difesa della laguna di Venezia, anche attraverso un percorso tecnico nei disegni degli ingegneri idraulici dal XVI al XVII secolo.
Al termine della visita, durata un paio d’ore, il Prefetto ha dichiarato: «Sono luoghi fondamentali per la storia di Venezia e per la storia internazionale: un vero tesoro per la cultura, a testimonianza della lungimiranza della Serenissima. Mi riprometto di ritornare, perché sono rimasto affascinato dal mondo degli archivi e dalla capacità degli archivisti di tutelare e di valorizzare questo immenso patrimonio documentario».
A congedo, sono state donate al Prefetto le riproduzioni dei disegni della Laguna di Venezia che aveva potuto ammirare negli originali conservati nell’Archivio.